La perdita di un dente determina un riassorbimento osseo, e ciò modifica significativamente le creste residue dei mascellari. Questo processo a cascata è particolarmente evidente quando a determinare la perdita dentale è un trauma maxillo-facciale, o la rottura di una radice, oppure una parodontopatia.
Un’eccessiva atrofia ossea può rendere impossibile il posizionamento di una protesi fissa, poiché ne influenza negativamente la stabilità, e ne altera l’estetica finale. È per questo motivo che, prima d’intervenire con la protesizzazione, in questi casi è opportuno passare per un intervento di rigenerazione ossea.
Una delle tecniche che dà i risultati migliori in questo campo è lo split crest, che agisce sulle creste ossee, aumentandone lo spessore di una media di circa 5 mm.
Nell’operazione si distinguono tre fasi principali:
Una volta ottenuta con successo la rigenerazione ossea, il soggetto sarà pronto per una protesizzazione. Potendo finalmente sperare in un risultato stabile ed esteticamente soddisfacente, che gli regalerà una masticazione corretta ed un sorriso impeccabile.